31.05.2024
Trieste, il progetto della conversione degli ex serbatoi della raffinaeria in fonti di energia verdeCarlo Ratti Associati ha avviato un'innovativa trasformazione di un'ex raffineria petrolifera nel Porto di Trieste, convertendola in un parco sul lungomare incentrato sulle soluzioni di energia verde.
Il fulcro del progetto è la riconversione degli ex serbatoi petroliferi in "batterie d'acqua". Questi sei serbatoi, ciascuno alto 15 metri con una capacità complessiva di 110 mila metri cubi, ora fungono da sistema di stoccaggio energetico, simile a un impianto idroelettrico di pompaggio.
Durante la fase di accumulo energetico, l'acqua di mare viene pompata nei serbatoi, trasformandola in energia potenziale. Questa energia viene poi rilasciata generando energia idroelettrica quando necessario.
Il masterplan, che estende su una superficie di 365 mila metri quadrati, non solo connette i serbatoi all'Adriatico ma anche la città di Trieste al comune vicino di Muggia. L'intervento prevede l'integrazione di strutture energetiche rinnovabili, spazi verdi, fattorie urbane, e un Parco dell’Innovazione dotato di un centro di ricerca biotecnologica.
L'energia richiesta per il pompaggio dell'acqua proviene da fonti rinnovabili, specificatamente da un impianto agrivoltaico costituito da pannelli fotovoltaici installati nel parco, accessibile al pubblico.
Questo progetto non solo trasforma fisicamente l'area, ma serve anche come manifesto per la riconversione delle infrastrutture industriali e energetiche del XX secolo. Carlo Ratti, socio fondatore di CRA e curatore della Biennale Architettura 2025, enfatizza l'importanza di rendere visibili le infrastrutture energetiche nel tessuto urbano, sostenendo che dovrebbero essere integrate nella sperimentazione urbana e non nascoste alla vista, come avveniva in passato.