07.03.2025
La sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro: obblighi, controlli e formazione per il datore di lavoro

La sicurezza antincendio rappresenta un aspetto fondamentale nella gestione dei luoghi di lavoro, poiché un’adeguata prevenzione può salvaguardare la vita dei lavoratori e l’integrità delle strutture aziendali. In Italia, la normativa in materia è articolata e richiede al datore di lavoro l’adozione di specifiche misure per garantire un ambiente sicuro.​

Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/08) stabilisce che il datore di lavoro ha la responsabilità di valutare tutti i rischi presenti nel luogo di lavoro, compresi quelli legati agli incendi. Questa valutazione deve essere documentata nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che rappresenta la base per l’implementazione delle misure preventive e protettive necessarie.​

Tra gli obblighi specifici del datore di lavoro in materia di sicurezza antincendio si annoverano:​
– Designazione degli addetti antincendio: è necessario individuare e formare lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze. Il numero di addetti deve essere proporzionato alle dimensioni dell’azienda e al livello di rischio presente.​
– Formazione e informazione: il datore di lavoro deve assicurare che tutti i lavoratori ricevano una formazione adeguata sui rischi di incendio e sulle procedure da seguire in caso di emergenza. Questo include esercitazioni pratiche e aggiornamenti periodici.​
– Manutenzione delle attrezzature: gli impianti e i dispositivi antincendio, come estintori, sistemi di allarme e vie di evacuazione, devono essere sottoposti a controlli regolari per garantirne l’efficienza e la conformità alle normative vigenti.​
– Elaborazione del piano di emergenza: nelle aziende con più di 10 dipendenti, è obbligatorio predisporre un piano scritto che descriva le azioni da intraprendere in caso di incendio, includendo le procedure di evacuazione e le responsabilità dei vari addetti.​

Per assicurare il rispetto delle normative, sono previsti controlli periodici da parte delle autorità competenti, come i Vigili del Fuoco e le ASL: tali enti verificano l’adeguatezza delle misure adottate e possono imporre sanzioni in caso di inadempienze.

È quindi fondamentale che il datore di lavoro mantenga una documentazione aggiornata relativa alla formazione dei lavoratori, alla manutenzione degli impianti e alle verifiche effettuate.​

La formazione degli addetti antincendio deve essere commisurata al livello di rischio presente nell’azienda: in generale, si distinguono tre livelli di rischio, che sono basso, medio ed elevato. Per ciascun livello sono previsti corsi specifici che coprono sia aspetti teorici che pratici: ad esempio, per le attività a rischio elevato, è obbligatorio conseguire un attestato di idoneità tecnica rilasciato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.​

È importante sottolineare che la formazione non si esaurisce con la partecipazione al corso iniziale, ma richiede aggiornamenti periodici per garantire che gli addetti siano sempre preparati ad affrontare eventuali emergenze.