22.11.2024
Il serbatoio del BasentoProseguono i lavori legati al progetto di deviazione delle acque del Basento verso la diga del Camastra, un'opera strategica per garantire la continuità dell'approvvigionamento idrico nella regione.
Il progetto di deviazione delle acque del fiume Basento verso la diga del Camastra è una risposta all'emergenza idrica che interessa 29 comuni lucani, tra cui Potenza. La diga del Camastra, principale fonte idrica della zona dagli anni '80, ha raggiunto livelli critici, con l'acqua scesa a un'altezza di 516,36 metri sul livello del mare, vicino alla soglia critica di 515 metri, sotto la quale l'estrazione diventa estremamente difficile e la qualità dell'acqua potrebbe essere compromessa.
Per affrontare questa situazione, è in corso la realizzazione di una condotta temporanea di circa quattro chilometri, che permetterà di prelevare acqua dal Basento e convogliarla nella diga del Camastra. I lavori, finanziati con 1,8 milioni di euro di fondi per lo stato d'emergenza, sono completi al 94%, con la posa delle tre pompe di sollevamento dell'acqua. La consegna dell'opera è prevista entro il 20 novembre 2024.
I sopralluoghi sono stati completati, i percorsi delle condotte definiti e la prima fornitura di tubi, lunga 1,6 chilometri, è attesa a breve. Il tracciato prevede quattro chilometri di tubazioni da mezzo metro di diametro, posizionate fuori terra, per convogliare l'acqua del fiume fino alla Camastra. Da lì, l'acqua verrà reindirizzata verso Potenza seguendo il normale percorso fino all’impianto di potabilizzazione di Masseria Romaniello e successivamente alle abitazioni dei cittadini lucani.
Massima priorità viene data alla sicurezza e alla qualità dell’acqua: ARPAB si occuperà delle analisi preventive prima della potabilizzazione, mentre un impianto di depurazione già operativo assicurerà la potabilità. Inoltre, le acque prelevate saranno sottoposte a controlli aggiuntivi per garantire che non vi siano rischi futuri.
Attualmente, si stanno raccogliendo e analizzando i dati disponibili fino al 2023. Qualora necessario, verranno effettuati nuovi prelievi e campionamenti per aggiornare lo stato delle risorse idriche, in linea con il piano di tutela delle acque.