06.09.2024
L’arte dei serbatoi nelle opere di Sophie CooperNel quartiere Montecito, vicino al Westmont College, non ci sono torri d'acqua che svettano sopra gli edifici, come si potrebbe invece immaginare. Tuttavia, questo non ha impedito alla pittrice Sophie Cooper di ispirarsi a queste strutture per le sue opere. Nel suo studio su East Mountain Drive, in occasione del 23° Santa Barbara Studio Artists Open Studios Tour, sarà possibile ammirare i suoi dipinti, molti dei quali raffigurano le antiche cisterne di legno presenti sui tetti di New York. Questi serbatoi, obbligatori per tutti gli edifici superiori ai sei piani fin dal XIX secolo, sono diventati il soggetto centrale del lavoro di Cooper, tanto che le sue rappresentazioni saranno esposte al pubblico durante il weekend del Labor Day. Sophie Cooper ha dedicato oltre un decennio alla raffigurazione di serbatoi d’acqua nei suoi paesaggi urbani. Questi serbatoi, posti in cima ai grattacieli di New York, sono diventati un elemento distintivo della sua arte, con un’improbabile transizione da paesaggi naturali a scene dominate da elementi architettonici. Cresciuta nelle Alpi francesi, Cooper si era originariamente dedicata ai paesaggi montani e, successivamente, alla costa della California meridionale. Il passaggio a soggetti più urbani è avvenuto con la serie dedicata ai moli della California, in particolare quello di Goleta Beach. Fu lì che iniziò ad apprezzare il contrasto tra le linee rigide delle strutture umane e la vastità del paesaggio naturale. Tuttavia, è stato un viaggio a New York, dove si recò per aiutare sua figlia a stabilirsi al college, a segnare una svolta. In quell'occasione, vide per la prima volta un serbatoio d'acqua in cima a un edificio e ne fu subito attratta. Questi serbatoi, a prima vista obsoleti, continuano a svolgere un ruolo essenziale nella gestione dell'acqua in città, e Cooper ne ammirava la forma rotonda e la funzione pratica in un contesto urbano di cemento e acciaio. Nel corso degli anni, i serbatoi sono diventati una costante nella sua arte, con ogni dipinto che ne raffigura almeno uno, a volte in primo piano, altre come piccolo dettaglio sullo sfondo. Nonostante la ripetitività del soggetto, ogni opera si distingue per la sua energia e personalità uniche, evocando spesso un senso di nostalgia e mistero. Cooper ha dipinto centinaia di queste torri, eppure la sua ossessione per loro non è diminuita, proprio come le torri stesse continuano a servire la loro funzione, invisibili ma vitali. Per lei, l’esplorazione di questo tema non è ancora conclusa, e nonostante le domande di chi si chiede quando cambierà soggetto, la pittrice sente di avere ancora molto da scoprire. Quest'anno, Cooper tornerà a partecipare al Santa Barbara Studio Artists Open Studios Tour, dopo una pausa di cinque anni causata dalla pandemia e da altri impegni. L’artista si dice entusiasta di poter accogliere nuovamente i visitatori nel suo studio e condividere con loro non solo le opere finite, ma anche il suo processo creativo. Durante il tour, i visitatori potranno vedere i suoi dipinti in varie fasi di realizzazione e osservare come Cooper inizia le sue opere, utilizzando fotografie scattate durante le sue visite annuali a New York e partendo da una base acrilica prima di applicare la pittura a olio.