20.09.2024
Serbatoio di gasolio per il riscaldamento: in calo il prezzo del carburante per l’inverno?Il gasolio da riscaldamento è un combustibile liquido ottenuto dalla raffinazione del petrolio, con un elevato potere calorifico, che gli permette di generare una grande quantità di calore. In Italia, viene colorato di rosso per distinguerlo dal gasolio per autotrazione. Attualmente, il prezzo del gasolio da riscaldamento è di 1.390,86 euro per 1.000 litri (1,39 euro al litro). Tradizionalmente, i prezzi tendono a salire con l’avvicinarsi della stagione fredda, ma quest'anno potrebbe andare diversamente. Ci sono infatti segnali che indicano un possibile calo dei prezzi, una buona notizia per chi utilizza caldaie alimentate a gasolio. Secondo i dati del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il prezzo del gasolio da riscaldamento è sceso dell'1,67% nell'ultima settimana e ha registrato un calo del 16,30% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. A settembre 2023, 1.000 litri di gasolio costavano 1.661,74 euro. Essendo un prodotto derivato dal petrolio, il prezzo del gasolio da riscaldamento è fortemente influenzato dalle fluttuazioni del mercato globale del petrolio, legate principalmente alle dinamiche geopolitiche, come quelle provenienti da Russia e OPEC. Attualmente, le previsioni indicano un ribasso del prezzo del petrolio, che potrebbe portare a un ulteriore calo del costo del gasolio da riscaldamento. Nonostante l’uso del gasolio da riscaldamento sia diminuito nel corso degli anni a favore di altre fonti di energia, come il metano e soluzioni più ecologiche come il pellet e le pompe di calore, esso viene ancora utilizzato, soprattutto nelle zone rurali o in edifici non collegati alla rete del gas naturale, dove l’installazione di impianti a metano risulta più costosa o complessa. Secondo un rapporto Istat del 2021, il 68% delle famiglie italiane utilizza il metano per riscaldare la propria abitazione e il 69,2% per la produzione di acqua calda. Le fonti tradizionali non rinnovabili, come metano, gasolio e GPL, hanno visto una leggera riduzione rispetto al 2013, mentre è aumentato l’uso di energia elettrica e biomasse.