06.04.2024
La proposta di Eni a Ravenna: i vecchi serbatoi di gas diventano strumenti di sostenibilitàIn questi giorni, è arrivata la proposta dell'Eni di sviluppare un sistema per catturare e stoccare l'anidride carbonica rappresenta un'importante iniziativa in risposta alle crescenti pressioni normative sulle industrie di Ravenna, famosa per le sue antiche chiese e per essere il luogo di riposo di Dante.
Questo sistema prevederebbe l'utilizzo di una rete di condutture per trasportare il CO2 in eccesso verso vecchi serbatoi di gas naturale, combinando la riduzione dell'impatto ambientale con la creazione di un nuovo settore di business.
Eni intende trasformare l'attività di cattura del carbonio in una società "satellite", puntando su un ritorno economico attrattivo per gli investitori. L'azienda ha programmato un investimento iniziale di 100 milioni di euro per un progetto vicino a Casalborsetti, che mira a eliminare una notevole quantità di anidride carbonica prodotta da un impianto di trattamento del gas. In caso di successo, è prevista un'espansione che collegherebbe altre fonti di emissioni in Italia e, potenzialmente, in Francia, con l'obiettivo di catturare fino a 16 milioni di tonnellate di CO2 all'anno.
La transizione energetica, tuttavia, si confronta con ostacoli significativi, come sottolineato dall'Agenzia internazionale per l'energia, che indica la cattura del carbonio come cruciale per raggiungere gli obiettivi globali di riduzione delle emissioni. Nonostante l'elevato costo e la mancanza di competenze tecniche ostacolino l'adozione di questa tecnologia, l'aumento delle tasse sul carbonio e la pressione dei consumatori stanno spingendo le aziende a considerare tali progetti.