24.02.2023
Eni lancia HVOlution, nuovo biocarburante per motori dieselEni ha annunciato di aver reso disponibile un nuovo biocarburante per motori diesel, chiamato Eni HVOlution, in 50 stazioni di servizio, che sarà poi disponibile in 150 punti vendita entro marzo. Questo prodotto, composto al 100% da HVO puro, deriva da residui di lavorazione dell'industria agricola e oli vegetali raccolti da colture non in competizione con la filiera alimentare. In questo modo, si evita di sottrarre spazio alle colture destinate all'alimentazione.
Eni è stata in grado di offrire questo biocarburante grazie all'investimento realizzato a partire dal 2014, con la trasformazione delle raffinerie di Venezia e Gela in bioraffinerie. La tecnologia Ecofining permette di trattare un ampio ventaglio di materie prime vegetali di scarto e olii non edibili per produrre biocarburante HVO, del quale Eni Sustainable Mobility è il secondo produttore in Europa.
I biocarburanti avanzati come Eni HVOlution sono uno degli strumenti per contenere le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti, e l'Unione Europea ne promuove l'utilizzo attraverso direttive quali la RED II. A differenza dei biocarburanti tradizionali, che derivano da colture in competizione con l'uso alimentare, quelli avanzati trattano scarti o colture che non sottraggono terreno all'agricoltura, come paglia, glicerina grezza, gusci, sfalci agricoli e forestali e rifiuti organici della raccolta differenziata.
L'Eni HVOlution è già stato utilizzato da diversi clienti in veicoli per la logistica e per la movimentazione dei passeggeri a ridotta mobilità in ambito aeroportuale. I biocarburanti sono considerati CO2 neutral perché bruciando reimmettono nell'atmosfera l'anidride carbonica usata dalle piante nella loro crescita.
È importante notare che i biocarburanti non sono tutti uguali, con quelli di prima generazione, ottenuti direttamente dalle piante, considerati problematici a causa del loro impatto ambientale incerto e della loro disponibilità limitata, che li mette in competizione con le coltivazioni alimentari. I biocarburanti di seconda generazione, invece, utilizzano biomasse come residui forestali, paglia, bagassa e colture dedicate non alimentari a rapido accrescimento.
Eni ha siglato accordi e partnership con diversi paesi africani per valorizzare gli scarti e i rifiuti utilizzandoli come materie prime per la produzione di biocarburanti, come l'HVOlution. Le biomasse utilizzate provengono da terreni marginali e aree degradate non in competizione con la filiera alimentare. L'obiettivo è di coprire il 35% dell'approvvigionamento delle bioraffinerie Eni entro il 2025.
È importante notare che i biocarburanti non sono adatti a tutti i motori e richiedono l'adattamento del motore al loro impiego. Inoltre, i biocarburanti tendono a degradarsi nel tempo, il che pone problemi in termini di filtrazione, usura dei sistemi di iniezione, manutenzione di filtri e serbatoi e contenimento di batteri che possono creare composti acidi che possono danneggiare alcuni componenti del motore. Pertanto, è importante verificare la compatibilità all'utilizzo di HVOlution, prodotto EN 15940 (XTL), sul libretto di manutenzione della propria vettura.
Tuttavia, i biocarburanti hanno il vantaggio di essere creati un po' ovunque, a condizione che ci sia abbondanza di acqua. Anche se i biocarburanti non potranno mai raggiungere una produzione tale da coprire una quota apprezzabile dei consumi automobilistici, possono essere utilizzati nei trasporti aerei o ferroviari.
In sintesi, Eni ha reso disponibile un nuovo biocarburante per motori diesel, Eni HVOlution, che deriva da residui di lavorazione dell'industria agricola e oli vegetali raccolti da colture non in competizione con la filiera alimentare. Questo biocarburante è CO2 neutral e può contribuire a contenere le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti. I biocarburanti non sono adatti a tutti i motori e richiedono l'adattamento del motore al loro impiego. Tuttavia, Eni sta lavorando per valorizzare gli scarti e i rifiuti utilizzandoli come materie prime per la produzione di biocarburanti, come l'HVOlution, al fine di ridurre l'impatto ambientale del settore dei trasporti.