07.03.2025
Le differenze tra cisterne e serbatoi

Nella gestione e conservazione di liquidi come acqua potabile, acqua piovana, sostanze chimiche e alimentari, l’utilizzo di cisterne e serbatoi è fondamentale: questi contenitori, sebbene spesso considerati simili, presentano differenze significative che influenzano la loro applicazione e funzionalità.​

Tradizionalmente, una cisterna è un serbatoio progettato per raccogliere e conservare liquidi, in particolare l’acqua. Storicamente, le cisterne erano scavate nel terreno e rivestite per garantire l’impermeabilità, permettendo la raccolta dell’acqua piovana per usi domestici o agricoli. Oggi, le cisterne moderne sono realizzate in materiali come il polietilene ad alta densità (HDPE), rendendole leggere, resistenti e versatili: sono utilizzate per conservare e trasportare acqua, alimenti, prodotti chimici e sostanze pericolose. ​

Un serbatoio, invece, è un contenitore destinato allo stoccaggio di solidi, liquidi o gas. La capacità di un serbatoio può variare notevolmente, da pochi litri a migliaia di metri cubi, e può essere progettato per resistere a pressioni elevate, soprattutto quando utilizzato per gas o liquidi sotto pressione: i serbatoi per acqua in polietilene, ad esempio, sono destinati allo stoccaggio di acqua potabile, acqua piovana o altri liquidi, utilizzati sia in ambito industriale che domestico. ​

La scelta del materiale è cruciale per garantire la durabilità e l’idoneità del contenitore al tipo di liquido da conservare:​
– Polietilene ad Alta Densità (HDPE): questo materiale è ampiamente utilizzato per cisterne e serbatoi grazie alla sua leggerezza, resistenza alla corrosione e durabilità; è adatto sia per uso esterno che interrato e può contenere acqua potabile, prodotti chimici e alimenti. ​
– Acciaio Inossidabile: utilizzato principalmente per serbatoi destinati a contenere acqua potabile e liquidi alimentari, l’acciaio inossidabile offre elevata resistenza alla corrosione e garantisce la massima igiene. ​
– Acciaio Zincato: questi serbatoi, rivestiti con uno strato di zinco per prevenire la corrosione, sono utilizzati principalmente per lo stoccaggio di acqua non potabile e in applicazioni agricole. ​

Le cisterne e i serbatoi sono disponibili in diverse forme e dimensioni per adattarsi alle specifiche esigenze:​
– Forme: cilindriche, cubiche, parallelepipede, ellittiche, triangolari e compatte; questa varietà consente di ottimizzare lo spazio disponibile e soddisfare requisiti specifici di installazione. ​
– Capacità: la capacità varia da pochi litri a oltre 15.000 litri, permettendo di scegliere la dimensione più adatta in base alle necessità di stoccaggio. ​

La scelta tra una cisterna e un serbatoio dipende dall’applicazione specifica:​
– Cisterne: ideali per la raccolta e lo stoccaggio di acqua piovana, irrigazione, riserva idrica e conservazione di prodotti chimici; la loro struttura le rende adatte sia per installazioni esterne che interrate. ​
– Serbatoi: utilizzati per lo stoccaggio di acqua potabile, acqua piovana o altri liquidi in ambito industriale e domestico; sono progettati per garantire la conservazione del liquido nelle condizioni originali, mantenendo la qualità e prevenendo contaminazioni. ​

Per ottimizzare l’utilizzo e garantire la longevità di cisterne e serbatoi, sono disponibili vari accessori:​
– Valvole di Scarico e Rubinetti: consentono un controllo preciso del flusso dei liquidi, facilitando le operazioni di riempimento e svuotamento. ​
– Raccordi di Ricambio: permettono la sostituzione delle parti usurate, prolungando la durata del contenitore e garantendo prestazioni costanti nel tempo. ​

Una manutenzione regolare, inclusa la pulizia periodica con detergenti appropriati, è essenziale per garantire l’igiene e l’efficienza del sistema di stoccaggio. Inoltre, assicurarsi che i materiali siano conformi alle normative vigenti per l’uso alimentare e potabile è fondamentale per la sicurezza degli utenti.