02.12.2022
Il processo di trasformazione del petrolio greggio in carburanteLa stragrande maggioranza delle auto utilizza ancora benzina o diesel, il che spiega in parte l'incredibile pasticcio causato dalla carenza di carburante. Ma prima del carburante, si parte dal petrolio greggio. Prima di estrarre il petrolio dal terreno, si deve sapete dove trovarlo. Il primo passo nel processo è quindi quello di individuare giacimenti di petrolio sfruttabili. Per raggiungere questo obiettivo vengono eseguiti studi sismici. Una volta individuata una sacca di petrolio abbastanza redditizia da sfruttare, vi viene installata una piattaforma petrolifera e viene perforato un pozzo. Può essere posizionato a terra o in mare, nello stretto foro scavato viene posizionato un involucro d'acciaio. In superficie è predisposto un sistema di valvole per il controllo della pressione e delle portate. Una volta realizzata questa installazione, si tratta di recuperare il petrolio. Ci sono poi due fasi principali: il recupero primario e secondario. In un primo momento, il petrolio può essere recuperato abbastanza facilmente grazie a una serie di fenomeni naturali. L'acqua naturalmente presente nel terreno, infatti, sposta il petrolio verso la base del pozzo. Analogamente, l'espansione del ga,s inizialmente presente nella miscela di idrocarburi, consente al petrolio di risalire facilmente in superficie. Il tasso di recupero durante la fase di recupero primario è in genere del 5-15% del volume totale della sacca, ma a volte può raggiungere il 30%. Questo è il passaggio facile. Ma la facilità ha solo un tempo. Quanto più il giacimento è sfruttato, tanto meno attivi sono questi fenomeni naturali di pressione sotterranea. È quindi necessario iniettare fluidi nel giacimento per portare il petrolio in superficie. Può essere acqua, gas naturale, aria, anidride carbonica, ecc. Questo metodo richiede più energia e recupera meno prodotto. È quindi ovviamente meno redditizio, più energivoro e quindi potenzialmente più inquinante. Una volta estratto, il petrolio viene trasportato in navi-cisterna a dei terminal petroliferi. Una volta che il greggio è arrivato nelle raffinerie, ora, deve essere trasformato. Con esso si possono ricavare molte cose: benzina e gasolio, ma anche gas di petrolio liquefatto (GPL), olio combustibile per il riscaldamento o cherosene per gli aeroplani. Per questo il greggio viene riscaldato e distillato: la differenza di temperatura di ebollizione dei vari componenti citati permette di raccoglierli separatamente. I prodotti vengono poi trattati chimicamente per soddisfare le norme in vigore. Il carburante va poi ai depositi nei Paesi, altro punto nevralgico del circuito di distribuzione. Viene trasportato tramite oleodotto, nave, camion o treno. Una volta al deposito, il carburante viene trasportato in autocisterne alle stazioni di servizio.