25.10.2024
Come funziona l’AdblueBlueDCi, BlueHDi, BlueEfficient, BlueTDi: questi nomi commerciali si riferiscono a motori diesel che utilizzano l'additivo AdBlue per il controllo delle emissioni. Ma cos'è esattamente l'AdBlue? L'AdBlue è una miscela composta dal 32,5% di urea e dal 67,5% di acqua demineralizzata, che viene iniettata nel catalizzatore per trasformare alcuni inquinanti, come gli ossidi di azoto, in azoto e vapore acqueo, riducendo così le emissioni nocive del veicolo. Questo additivo è utilizzato nei veicoli diesel di ultima generazione, dotati di un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR), che permette di ridurre gli inquinanti emessi dai gas di scarico. Il serbatoio dell'AdBlue deve essere riempito periodicamente: di solito è necessario un litro ogni 1.000 chilometri percorsi. Fortunatamente, i veicoli dotati di sistema SCR sono provvisti di un indicatore di livello AdBlue sul cruscotto. Quando il livello scende, una spia si accende per avvisare il conducente, dando il tempo necessario per fare rifornimento. È importante ricordare che se il serbatoio dell'AdBlue si svuota completamente, l'auto non sarà in grado di riavviarsi una volta spento il motore. Il messaggio "Aggiungi AdBlue: impossibile avviarsi" apparirà sul cruscotto, impedendo l'accensione del veicolo finché il serbatoio non sarà rifornito. Questa misura garantisce che il veicolo sia sempre conforme agli standard di emissione. L'assenza di AdBlue non influisce immediatamente sulle prestazioni del motore, poiché l'additivo viene iniettato solo nel sistema di scarico e non direttamente nel motore. Tuttavia, è sempre meglio fare il pieno regolarmente per evitare spiacevoli inconvenienti. Grazie all'uso di AdBlue, si stima che le emissioni di ossidi di azoto (NOx) vengano ridotte fino al 90% rispetto a un motore diesel convenzionale privo di sistema SCR, contribuendo a rendere i veicoli diesel più ecologici e meno inquinanti.