15.11.2024
Alghe per i biocarburanti?Negli ultimi anni, la ricerca sui biocarburanti ha esplorato l'utilizzo di materie prime come grano, canna da zucchero e legno, riconosciute per il loro minore impatto ambientale rispetto alla benzina tradizionale. Una domanda emergente è se le alghe, in particolare le microalghe, possano rappresentare una fonte efficace per la produzione di biocarburanti. Attualmente, la maggior parte dei veicoli nel mondo funziona con benzina derivata dal petrolio. Tuttavia, le riserve di petrolio sono limitate e l'uso di combustibili fossili comporta significative emissioni di gas serra. Per affrontare queste sfide, sono state sviluppate alternative come i veicoli elettrici e i biocarburanti ottenuti da oli vegetali, noti come biodiesel. Le alghe, sia microscopiche che macroscopiche, offrono un potenziale promettente come materia prima per biocarburanti, grazie alla loro capacità di crescere rapidamente e alla possibilità di essere coltivate in ambienti marini, evitando la competizione con le colture alimentari. I biocarburanti derivati dalle alghe rappresentano una terza generazione di combustibili rinnovabili, distinta dai biocarburanti di prima generazione (provenienti da colture alimentari) e di seconda generazione (derivati da materiali lignocellulosici come il legno). Un vantaggio significativo delle alghe è che non competono direttamente con la produzione alimentare e possono essere coltivate in mare, riducendo la pressione sulle terre agricole. Tuttavia, una sfida cruciale è l'ottimizzazione della produzione di lipidi e acidi grassi nelle alghe, componenti essenziali per la sintesi di biocarburanti. Nonostante i progressi nella ricerca, il contenuto lipidico delle alghe non è ancora sufficientemente elevato per una produzione industriale su larga scala. Inoltre, le attuali tecnologie di coltivazione e di estrazione dei lipidi dalle alghe risultano costose. È fondamentale garantire che la produzione di alghe non danneggi gli ecosistemi marini, richiedendo regolamentazioni rigorose e pratiche sostenibili. Sono in fase di sviluppo sistemi per ottimizzare la coltivazione su larga scala, ridurre al minimo i rischi ambientali e facilitare la raccolta delle alghe.